Negli ultimi anni, l’uso di Internet per cercare lavoro in Italia è aumentato significativamente, passando dal 30% al 60% tra i disoccupati dal 2008 al 2018[1]. Le differenze di utilizzo sono marcate in base al titolo di studio, età e settore: i laureati e i giovani under-30 utilizzano maggiormente Internet, con picchi del 87% nel settore finanziario. Sebbene l’utilizzo di Internet aumenti le probabilità di trovare lavoro (+2,4%), l’impatto positivo non è ancora chiaramente individuabile. La ricerca scientifica[2] suggerisce che Internet ha migliorato il reclutamento in Norvegia, riducendo i tempi di assunzione e aumentando il tasso di reimpiego, ma gli effetti globali restano poco chiari. Tanti ci provano, ma con risultati ancora incerti.
[1] Fonte: microdati sulle forze lavoro di Istat.
[2] Working paper “The Internet, search frictions and aggregate unemployment”, Nationa Bureau of Economics Research, 2023.