Nell’anno che si conclude non si è fatto altro che parlare di sovraturismo, un fenomeno che “ha tirato” molto sui media, in particolare quelli più “popolari”, dando fiato da un lato a numerosi istinti semplicemente passatisti e regressivi (“si stava meglio senza turisti”), ma dall’altro anche a posizioni socialmente motivate dalla carenza di alloggi a costi accessibili, sia per residenti a basso reddito, che per studenti fuorisede, che hanno visto nella corsa alla apertura di alloggi privati da affittare ai turisti un competitore agguerrito. Questo è accaduto soprattutto nei centri storici delle più grandi città, e si è correlato con il loro successo di immagine e di mercato, con esempi emblematici a Roma e Venezia, Firenze e Napoli. Mentre i dati consuntivi sono ovviamente ancora da definire, sta però prendendo piede una sensazione contraria, legata soprattutto al calo, in molti casi sensibile, della clientela italiana. Anche le previsioni per le imminenti festività hanno questo segno, e forse è di questo, soprattutto, che ci dovremo preoccupare nei prossimi mesi.