Per quei pochi che ancora non lo sanno, il 2025 è l’anno del Giubileo “ordinario” della Chiesa cattolica, un evento che ha l’intenzione dichiarata di dedicare particolare attenzione agli aspetti sociali, rafforzando la vocazione di Roma come città accogliente, sostenibile ed inclusiva. Molti gli interventi programmati che riguardano l’Anno Santo di cui Roma Capitale è soggetto attuatore, con il duplice obiettivo di accogliere i pellegrini e di migliorare le condizioni della città.
Le stime di crescita dei turisti
Sui grandi eventi, Giubileo compreso, si scatenano sempre ridde di dati, quasi mai attendibili, e di opinioni, quasi mai coincidenti. Per fortuna è difficile mettere in dubbio l’opportunità di un Giubileo, come invece accaduto ad esempio per le Olimpiadi del 2024, che Roma non ha voluto ospitare, mentre Parigi invece lo ha fatto. Secondo le prime stime (ma ormai ci siamo…) sui grandi eventi, Isnart e Unioncamere hanno tracciato le previsioni di crescita dei flussi turistici per il Giubileo 2025: sono attesi 35 milioni di arrivi turistici, 105 milioni di presenze e una spesa turistica di 16,7 miliardi di euro. Secondo tali stime (realizzate su dati Istat, Location Intelligence, AirDna) tra i fattori di criticità emerge il rischio di overbooking, in particolare se si considerano i 400 mila posti letto dell’attuale capacità ricettiva di Roma e la sua occupazione media annuale del 66%. In altri termini, si tratta di una cifra impossibile, perché non ci sono abbastanza letti (anche se durante la Giornata Mondiale della Gioventù del Giubileo del 2000 i ragazzi dormirono sul prato di Tor Vergata. Ma su questo torneremo.
Le stime ufficiali del Vaticano parlano, invece, di 32 milioni di pellegrini in arrivo da tutto il mondo, con proiezioni che si spingono fino a 35/40 milioni. Lo stesso Prefetto di Roma ha confermato la cifra dei 32 milioni, con probabili picchi in corrispondenza dei grandi eventi in programma, con particolare attenzione ai giorni del “Giubileo dei giovani” che si terrà tra il 28 luglio e il 3 agosto 2025. Il vero problema è forse il periodo in cui si tengono questi eventi del Giubileo, concentrati soprattutto nei momenti di alta stagione, con i pellegrini che rischiano di intasare la città nei momenti in cui normalmente sarebbe già satura.
Le cifre sono quindi tutte notevolmente superiori a quelle dei numeri dell’ultimo Giubileo Ordinario del 2000, forse tenendo conto di quanto è cambiato il mondo dei viaggi in 25 anni e di come ormai le opportunità di viaggio siano più numerose e accessibili. Secondo i dati diffusi allora dall’Agenzia Romana per la preparazione del Giubileo, nel 2000 il numero di arrivi fu intorno ai 24,5 milioni di pellegrini, mentre il CENSIS stimò in 32 milioni il totale dei visitatori.
Attenzione che però i visitatori e/o pellegrini non corrispondono agli arrivi e alle presenze turistiche: sia perché si può anche dormire altrimenti (vedi sopra), sia perché, soprattutto dalle Diocesi italiane, i pellegrinaggi si organizzano “in giornata”, senza dormire a Roma.
Federalberghi Roma si ferma nell’ipotizzare la metà delle presenze di Isnart (circa 50 milioni), o comunque un numero in linea con quello delle presenze in città stimate per il 2024, sottolineando come “non ci sarà un’invasione di turisti e pellegrini” proprio come non c’è stata nelle edizioni precedenti, e che questi visitatori saranno in cerca di “soluzioni economiche”, in qualche modo sostituendosi alla clientela alto-spendente che deciderà di non visitare Roma durante il Giubileo. Insomma, un effetto-sostituzione già verificatosi in molti casi.
Nessuno è in grado di dire con certezza quante persone muoverà questo evento e come la città potrà reagire a un grado più o meno intenso di sollecitazioni. La ricettività romana dispone, secondo i dati Istat (2023) di circa 16 mila strutture ricettive per un totale di 226 mila posti letto, mentre Isnart stima 400 mila posti letto, sufficienti per le ipotesi di Federalberghi, insufficienti se dovessero avverarsi quelle previste dello stesso Isnart (vedi sopra).
In generale il turismo a Roma è in crescita per effetto della domanda montante degli stranieri. Nel 2023 le presenze turistiche totali sono state oltre 32 milioni e una permanenza media di 2,5 notti.
ANNO | ITALIANI | STRANIERI | TOTALE | |||
ARRIVI | PRESENZE | ARRIVI | PRESENZE | ARRIVI | PRESENZE | |
2000 | 2.719.535 | 8.071.375 | 4.818.057 | 14.332.593 | 7.537.592 | 22.403.968 |
2019 | 3.007.086 | 9.323.602 | 7.030.641 | 21.656.481 | 10.037.727 | 30.980.083 |
2022 | 2.576.471 | 10.408.868 | 4.512.754 | 18.837.170 | 7.089.225 | 29.246.038 |
2023 | 2.678.906 | 6.252.163 | 11.073.284 | 26.181.696 | 13.752.190 | 32.433.859 |
Anche gli attrattori più importanti, come il Colosseo, stanno registrando una sensibile crescita negli ingressi. A ottobre 2024, dopo alcuni mesi dall’avvio della nuova gestione della bigliettazione, le vendite dei biglietti hanno già superato il totale del 2023.
Roma è pronta?
La mole di cantieri attivi a Roma è senza precedenti: 322 interventi, di cui 204 definiti “essenziali e indifferibili”, ovvero che devono essere pronti entro le scadenze del Giubileo, con un portafoglio di 4,3 miliardi di euro (1,76 miliardi i fondi propriamente giubilari e 2,53 miliardi da altre fonti). Secondo l’Osservatorio per il PNRR e il Giubileo, che svolge anche il monitoraggio dei fondi per la realizzazione di opere e infrastrutture, gli interventi hanno finora generato 1.280 gare per circa 1,51 miliardi di euro.
Il flusso di turisti attesi per l’evento deve scontrarsi poi con la disponibilità di personale nei servizi dell’accoglienza: “Su quasi 1 milione e 146 mila entrate di personale programmate nel 2023, il 47,7% era difficile da reperire, nel 31,7% dei casi per mancanza di candidati.”[1]
Gli attuali addetti al turismo nel Lazio (2022) sono: 157.743 sono circa il 10% del totale degli addetti totali, con una media leggermente superiore a quella nazionale.
Alcune conseguenze si notano già se si vanno ad analizzare i prezzi degli affitti degli appartamenti in città, che nel terzo trimestre 2024 hanno registrato un valore medio mensile di quasi 2.500 euro per un appartamento ammobiliato (dati International Rent Index).
Un’occasione di visibilità per una città già nota
Con queste premesse è possibile già da ora misurare le ricadute del Giubileo? Saranno positive?
Ci sarà un’esplosione dei prezzi oppure sarà limitata dal carattere religioso dell’evento?
Quello che sembra stia già accadendo è un aumento dell’interesse verso Roma. Booking ha diffuso alcuni dati che sostengono un incremento delle ricerche di alloggi a Roma per la settimana del 23 dicembre 2024, in crescita dell’11% rispetto al 2023. Questo aumento dell’interesse che proviene soprattutto dai target famiglie e gruppi, le cui ricerche crescono rispettivamente del 24% e del 12%. Per quanto riguarda i mercati, gli incrementi maggiori si registrano per il Giappone (+55%), la Polonia (+46%), il Brasile (+45%). Le strutture più prenotate sono gli hotel, a cui fanno seguito le case e gli appartamenti.
Anche la piattaforma eDreams ODIGEO ha visto maturare l’interesse per le ricerche e per le prenotazioni per Roma nel 2025. Infatti, nella top10 delle destinazioni più in crescita per le prenotazioni degli italiani Roma è al terzo posto (+54%), salendo di tre posizioni rispetto al 2024, mentre le ricerche salgono del +16%.
Quello che sta emergendo dalla stampa estera più vicina a noi, invece, preoccupa soprattutto in termini di immagine della città, che viene descritta come gravemente in affanno nella gestione di problemi contingenti e strutturali. Negli ultimi giorni, da Londra a Parigi, si diffondono avvertimenti per i turisti che desiderano recarsi a Roma nel 2025. Il tabloid inglese Daily Express in un articolo ha messo in allerta i turisti britannici che intendono visitare Roma, sottolineando come la città versi in una situazione di “insicurezza”, con pericoli che vanno dalla frode, ai furti e ai borseggi, destinata a peggiorare durante il Giubileo, specialmente nelle aree più frequentate del centro, sui trasporti pubblici e nelle principali attrazioni turistiche. L’Echo Touristique avverte i francesi che visiteranno la città per il Giubileo, stimati a 800 mila, del caos che si genererà a seguito del Giubileo, domandandosi se valga la pena visitare Roma in questo momento (“Nel 2025 visitare o evitare Roma?”). Di contro, i TO francesi si aspettano affari d’oro, con volumi di ricavi quadruplicati rispetto a quelli di un anno normale, specialmente per i clienti che viaggiano con la famiglia e con i gruppi parrocchiali. Ma al di là di questi dati, il valore promozionale di questo evento è indiscutibile. Resta da capire se ricadute concrete sul turismo ci saranno e con quali tempistiche. Secondo i dati Istat, dal 2000 al 2001 le presenze turistiche sono addirittura calate del -1,7% (con una variazione del -20% sul 2002!), ricominciando a salire nuovamente solo a partire dal 2005. Certo, di mezzo ci sono stati gli attentati alle Torri Gemelle (il tristemente noto 11 settembre del 2001), ma questo è tutto un altro discorso.
[1] Andrea Prete, Presidente di Unioncamere.