IN FRANCIA SI PENSA A CLIMA, NUTRIZIONE E FUTURO

Le Monde annuncia la presentazione in versione provvisoria della strategia nazionale per l’alimentazione, la nutrizione e il clima (Snanc): linee guida per migliorare le abitudini alimentari dei cittadini, uno sforzo congiunto tra i Ministeri dell’Agricoltura, della Transizione ecologica e della Salute, che mira al raggiungimento della neutralità  carbonica (il cibo è la seconda fonte di emissioni in Francia) e al miglioramento della salute (le malattie legate all’alimentazione sono una delle principali cause di morte nel paese). Tra i principali punti: ridurre il consumo di carne (rossa) del 12% entro il 2030, raggiungere una quota di prodotti biologici del 12% in valore in tutti i canali di consumo, ridurre l’esposizione dei bambini a determinate pubblicità alimentari, fissare soglie massime di zucchero, sale e grassi, richiedere trasparenza sugli acquisti e sui margini per gli alimenti sostenibili nei supermercati. Sebbene in ritardo di molti mesi (in Francia, ma in forte anticipo rispetto a tanti altri paesi), questa strategia avrebbe un impatto concreto sulle vite delle persone. C’è da sperare che il contesto di instabilità governativa e crisi agricola non la ostacoli, e che gli hamburger di Trump non la bombardino

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