Si sta fortunatamente per esaurire l’ondata delle ricerche d’estate, quasi nessuna finalizzata a conoscere i fenomeni e le tendenze, quasi tutte “ispirate” da un’impresa o da una categoria, e miranti a sostenere che le cose vanno bene sì, ma “ci vorrebbe un aiutino”. Luglio è da sempre il mese in cui tutti parlano di turismo, e nessuno può perdere il colpo, anche a rischio di proporre dati irrealistici che fanno sorgere seri dubbi sulla metodologia di raccolta, quasi mai esplicitata. Peraltro, se dalle cronache di questi ultimi giorni accaldati si togliesse la parola “overtourism”, resterebbe ben poco. Realisticamente, le prime piogge non porteranno solo sollievo agli acquedotti ed all’agricoltura, ma scioglieranno anche questo vaniloquio ora tanto di moda, il “trend topic” del turismo 2024.