Dopo anni di tentativi e diversi mesi di annunci, la collaborazione dell’ISTAT con il Ministero dell’Interno, sotto l’egida del Ministero del Turismo, ha finalmente prodotto un risultato: le stime di arrivi e presenze negli esercizi ricettivi aggiornate a tutto il 2023, quindi con cinque mesi di ritardo dall’ultima rilevazione. Questo è stato reso possibile dall’impiego delle generalità delle persone alloggiate, che per legge devono essere trasmesse alla Polizia di Stato entro le 24 ore successive all’arrivo. Dalla immensa miniera di informazioni possibili sono stati tratti solo i dati essenziali: arrivi e presenze per regione, distinti tra italiani e stranieri, e tra esercizi alberghieri ed extralberghieri. Se ne ricava che nel 2023 ci sono stati 134 milioni di arrivi e 451 milioni di presenze: è il dato più alto di sempre, forse anche dato il rischio penale derivante dalla loro mancata registrazione e trasmissione. Sono cresciute di più le presenze (3,3%) degli arrivi (2,3%), gli stranieri (ora il 52,4% del totale), l’extra alberghiero rispetto all’alberghiero. La provincia di Bolzano e il Veneto viaggiano intorno al 70% di export, mentre il Veneto ha anche il record dell’extralberghiero, con il 57,4% sul totale (media Italia 39%): si conferma il modello idealtipico “tedeschi nei campeggi”, sul Garda o al mare, e infatti Cavallino Treporti registra più presenze di Rimini.