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Anche prima degli attentati del 2015 e del Covid la Tunisia turistica non se la passava bene: mega-strutture obsolete, sensibilità ambientale molto scarsa, un “modello” vetusto basato su catene charter, grandi numeri e prezzi stracciati. Quello che molti improvvidi continuano ad indicare come un pericoloso competitor, o addirittura come un modello cui tendere, sembra invece adesso incamminato su una china irreversibile.