ISTAT ha pubblicato il report “Viaggi e Vacanze in Italia e all’estero – anno 2023”, analizzando il comportamento degli italiani per quel che riguarda i viaggi – pressoché stabili rispetto al 2022, ancora in calo rispetto al 2019 – che, nell’anno preso in considerazione, sono stati 52,1 milioni (-27% rispetto al 2019), il 79% dei quali ha una destinazione italiana, con il Nord capofila per potere attrattivo (38%); cresce del 50% la percentuale dei viaggi verso paesi extra-UE, facendo avvicinare ai livelli pre-Covid i viaggi oltre confine (21% contro il 23,9% del 2019). Diminuiscono i residenti nel nostro paese che abbiano effettuato almeno un viaggio, con una media di viaggi pro capite che non arriva a 1 (0,9 la media nazionale). E dire che intorno al 2008 eravamo arrivati a quasi cento milioni di viaggi, con le vacanze brevi (1-3 notti) che avevano sorpassato quelle lunghe (4 notti e oltre). La media di viaggi pro-capite era arrivata a 1,7, quasi il doppio di adesso. “Non sono i soldi che vanno in vacanza, ma senza soldi non si va in vacanza”, e il fatto che i salari reali siano i più lenti a crescere in tutta l’Unione europea una certa qual responsabilità ce la deve pur avere!
Viaggi per tipologia del viaggio. Anni 2008-2023, valori assoluti in migliaia
Fonte: Istat, Viaggi e vacanze. Dati 2023 provvisori.