Il colosso dello sport per tutti, dopo l’esordio fatto anni fa da Technogym, affronta con un approccio contemporaneo anche il nostro settore. Si parla di offrire al cliente un’esperienza globale immersiva, ma con un business model anche circolare: prodotti che durino più a lungo, creando community. A chi compra una bicicletta verranno consigliati itinerari, proposte riparazioni e assicurazione, con il suggerimento di non buttare la sua bici vecchia, che verrà riparata e rivenduta. La sostenibilità e il benessere sono anche i pilastri del progetto sul mercato turistico italiano. Si rivolge, infatti, soprattutto alle strutture ricettive che intendano focalizzarsi sul wellness dei loro ospiti proponendo loro servizi “esclusivi” per chi desidera allenarsi da soli, sia in camera che all’aperto (basta “area fitness”?). I prodotti vanno dalle sacche con kit completi per yoga, pilates, body e cardio, al servizio di noleggio stagionale, ad esempio di bici e kayak. I partner locali sono anche in grado di organizzare esperienze sportive alla scoperta del territorio, dalle escursioni in bici alle uscite in kayak, dal trekking allo snorkeling. È proprio vero che spesso l’innovazione viene dall’esterno, e che dopo il Covid “fuori” è meglio che “al chiuso”.