La potente spinta inflattiva, fortunatamente ora in fase di riduzione, che soprattutto in Italia ha fortemente depauperato i redditi medio-bassi e fissi, ha lasciato una “bolla” di depressione che ha avuto un particolare impatto sulla domanda interna, sulla capacità di risparmio e su alcune categorie di consumi, tra cui quello turistico. A questo si combina la progressiva perdita di valore dei salari reali, che pone il nostro Paese ai minimi livelli dell’Unione europea, accentuata con il ritardo nel rinnovo nei contratti di lavoro e del loro adeguamento economico soprattutto del settore terziario, che riguarda ormai, da non pochi anni, almeno 5 milioni di lavoratori dipendenti.
L’inflazione italiana è tra le più basse dell’eurozona
Tasso di inflazione su base annua nelle principali economie europee, dati mensili (in %, luglio 2020-dicembre 2023)*