A sancirlo è la Banca d’Italia, secondo la quale il comparto turistico impiega circa il 10 per cento dei dipendenti regolari del settore privato non agricolo. Nel 2021 le attività turistiche hanno contribuito per oltre un quinto alle assunzioni totali, mentre fra gennaio e ottobre di quest’anno l’incidenza è stata circa un quarto. La domanda di lavoro nel settore è inoltre caratterizzata da ampie oscillazioni mensili che riflettono soprattutto la stagionalità dei flussi turistici. Negli ultimi anni la periodicità tipica delle attività turistiche è stata però alterata dalle misure restrittive e dai comportamenti individuali attuati per contrastare la pandemia. Nel 2022 invece il profilo temporale del saldo occupazionale è stato simile a quello precedente l’emergenza sanitaria, mostrando una rapida crescita già da marzo. Si è inoltre osservata una riduzione del turnover dei lavoratori, che potrebbe segnalare una maggiore durata dei contratti: nel 2019 per 100 posizioni lavorative ne venivano attivate circa 12 e ne venivano cessate altrettante; entrambi i valori sono scesi adesso intorno a 10.