Per European Travel Commission (“Monitoring Sentiment for Domestic and Intra-European Travel-Wave”) il sentiment dei viaggiatori per il 2022 è all’insegna della fiducia con buone prospettive per la primavera e la stagione estiva. Per quest’anno l’Europa registrerà solo il 20% dei viaggi in meno rispetto al periodo pre-Covid: un rimbalzo importante che sarà trainato dal mercato domestico continentale, mentre il lungo raggio crescerà, ma più lentamente (anche prima dei venti di guerra…). Ad oggi gli europei evitano di fare piani e prenotazioni troppo concrete, ma per l’estate sceglieranno viaggi più lunghi con maggior capacità di spesa. Ad esempio l’esitazione su quando viaggiare è aumentata dall’11% del settembre 2021 al 21% di dicembre scorso. Ma il 36% dei viaggiatori europei cosiddetti early bird (pronti a partire e prenotare anticipatamente) prevede di intraprendere le vacanze a maggio o giugno 2022, e il 17% di loro ha già prenotato. Altro dato di rilievo riguarda i viaggi intraeuropei che rimangono la scelta preferita per il 50% dei viaggiatori del vecchio Continente. La preferenza per i viaggi di oltre 10 notti aumenta del 38% rispetto allo scorso anno, mentre la quota di viaggiatori che prevede di spendere più di 2mila euro cresce del 31%, in particolare tra quelli con piani di viaggio a maggio e giugno 2022. Il leisure rimane la prima scelta per il 63% degli europei, ma anche i viaggi di lavoro stanno mostrando segni di miglioramento per la prima volta dall’autunno 2020. Nei prossimi mesi, infine, il 15% degli intervistati prevede di viaggiare per affari o di partecipare a eventi e conferenze. A breve e medio termine gli europei hanno espresso il desiderio di vedere un giusto equilibrio tra le misure di protezione contro il Covid-19 e la libertà di viaggiare e di movimento anche a destinazione. Le misure di quarantena rimangono una delle principali preoccupazioni per viaggiare in Europa ed ovviamente incidono sul sentiment e sulle intenzioni di programmare e pianificare. Ma c’è di più: per realizzare i loro piani di viaggio di fine inverno e quelli primaverili, gli europei contano sulla vaccinazione (14%), su politiche di cancellazione flessibili (11%), sull’efficacia delle destinazioni nella gestione del Covid-19 (10%) e sulle restrizioni completamente revocate (9%) come chiave per viaggiare. A conti fatti anche se i turisti del vecchio Continente sono desiderosi di viaggiare, stanno ritardando il processo di prenotazione nella speranza di godere di maggiore libertà e mobilità nei prossimi mesi. Pertanto, la pianificazione del viaggio viene prolungata e la finestra di prenotazione si allarga: 4 su 10 hanno scelto la destinazione ma non hanno ancora prenotato, mentre solo il 19% ha prenotato parzialmente il trasporto o l’alloggio per il prossimo viaggio, da qui all’estate.