Il 37% dei tedeschi, il 42% degli americani e il 66% dei cinesi stanno pianificando uno o più viaggi, e quasi il 25% degli intervistati in Germania e Stati Uniti e oltre il 35% in Cina ritiene che spenderà più soldi per viaggiare nei prossimi 12 mesi rispetto a prima.
La maggior parte delle persone che, invece, non hanno intenzione di viaggiare quest’anno afferma -manco a dirlo- che ciò è dovuto alla pandemia. Pertanto quest’anno la sfida è quella di instillare un senso di sicurezza e benessere tra i clienti.
In termini di destinazioni, le vacanze al mare restano popolari soprattutto per tedeschi e americani, mentre i cinesi preferiscono quelle in città.
La maggior parte degli intervistati prevede di soggiornare in hotel: l’86% dei cinesi, il 56% degli americani e il 42% dei tedeschi. Interrogati sui programmi a lungo termine, il 35% degli intervistati tedeschi, il 38% degli americani e il 50% dei cinesi ritengono che il loro comportamento di viaggio cambierà: tra le ragioni principali, quelle di carattere ambientale o legate alla pandemia.
Ancora note dolenti sul fronte business travel, che fa emergere un trend al ribasso nel 2021.