Tredici pacchetti in cerca d’autore: sono i risultati concreti del progetto DestiMED, finanziato dal programma di cooperazione interregionale europea Interregmed per favorire lo sviluppo di un turismo sostenibile, presentati a Roma presso la Società Geografica Italiana.
«Grazie al coinvolgimento di tour operator, albergatori e gestori di servizi ricettivi locali – ha spiegato Carla Danelutti, coordinatrice del progetto per conto di Iucn (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura) – abbiamo allestito un brand condiviso per un’offerta turistica sostenibile in 13 aree protette mediterranee, che ora possono rientrare in un programma di commercializzazione e vendita attraverso il MEET Network, la Rete che intende favorire il coinvolgimento di tour operator specializzati per un giusto posizionamento sul mercato del turismo organizzato».
Delle tredici aree protette, due sono sul territorio italiano e si tratta del Parco del Circeo e e del Parco regionale Riviera d’Ulisse. Ma c’è di più: come hanno poi spiegato Alessandro Galli, direttore del programma Mediterraneo del Global Footprint Network e Mario Landone del Wwf, per meglio identificare la sostenibilità di questi pacchetti è stato elaborato uno strumento – l’Ecotourism Footprint Calculator, che misura l’impronta ecologica dei fruitori di questi pacchetti.
Da queste rilevazioni è stato stimato che il basso impatto ambientale dei viaggiatori che acquistano questi pacchetti: «In buona sostanza con DestiMed – come ha poi sottolineato Nicoletta Cutolo in rappresentanza dell’assessorato all’agricoltura della Regione Lazio, tra i principali partner del Progetto – vengono lanciati sul mercato tra i primi esempi di pacchetti d’offerta di ecoturismo consapevole».
Un esempio concreto: secondo questo misuratore, i turisti nordamericani che visiteranno queste aree protette avranno un’impronta ecologica inferiore del 26% rispetto a quella che quotidianamente hanno a casa propria. I parametri, infatti, misurano l’impatto di ogni comportamento quotidiano della persona, dall’alimentazione al consumo di determinati servizi.
Per dirla con una calzante battuta lanciata provocatoriamente da Stefano Landi di SL&A, tra i consulenti del progetto: «Paradossalmente è meno inquinante un gruppo di turisti responsabili che in pullman e con alloggi predisposti, consumano un viaggio in queste aree protette con il package predisposto, rispetto a un singolo viaggiatore che effettua un classico tour».
I primi operatori italiani specializzati in turismo sostenibile, come Elian Tour, sono stati già contattati per attivare la commercializzazione di questi pacchetti ed un importante operatore internazionale, Book Green, si è reso disponibile per dare supporto promozionale alla vendita nelle adv. Tra le altre aree protette estere che compongono questa Offerta Mediterraneo a basso impatto ambientale, figurano le suggestive Karnati Islands in Croazia (le isole dell’Incoronata), Camargue e Minorca.
Fonte: www.lagenziadiviaggi.it