Perplessita’ sull’annunciato boom del turismo enogastronomico.
È netta la presa di posizione di Vittoria Brancaccio, presidente di Agriturist (Confagricoltura), dopo i ripetuti annunci di successo del turismo enogastronomico, a partire dalla BIT di Milano, nel febbraio scorso, fino al Vinitaly appena concluso.”Sui mezzi di informazione – dichiara il presidente di Agriturist – sono apparse cifre incredibili. Si dice che il turismo enogastronomico ha registrato nel 2010 un incremento dei viaggi del 60% rispetto al 2009 e un fatturato di cinque miliardi di euro. In realtà lo stesso fatturato era stato gia’ comunicato nel 2008, sicché dobbiamo ritenere che i tanti nuovi turisti del gusto abbiano viaggiato gratis.
Qualche giorno fa, in occasione della pubblicazione del IX Rapporto di CENSIS e Osservatorio del turismo del vino, il fatturato del turismo enogastronomico è stato stimato dai 3 ai 5 miliardi. E’ accettabile la diffusione di cifre cosi’ approssimative? E poi… Il Rapporto dice che i turisti enogastronomici sono circa 3 milioni e spendono 193 euro al giorno, con viaggi di un solo giorno nel 56% dei casi e di due giorni nel 26,5%, di più giorni nel restante 17,5%: come si arriva a 5 miliardi? Nella migliore delle ipotesi, viste le premesse, il fatturato del settore arriverebbe a circa 1,2 miliardi”. “L’agriturismo – prosegue il presidente di Agriturist – ha una forte connotazione enogastronomica. Conosciamo bene la realtà del settore. Certamente, soprattutto in questo periodo di crisi, vino e buona tavola sono molto graditi dai turisti e aiutano a consolidare una domanda di vacanze piu’ stabile e distribuita nell’arco dell’anno. Ma da qui ad immaginare i numeri che hanno circolato, ci passa, e molto! Le imprese turistiche e agrituristiche, in particolare di fascia media e bassa, sono sempre più in difficoltà. Eppure si sentono raccontare una realtà del tutto distante dal difficile quotidiano con cui devono fare i conti. Per questo Agriturist ha costituito un proprio osservatorio, con lo scopo di analizzare costantemente sondaggi e statistiche sul turismo verificandone l’attendibilità'”.
“Abbiamo istituito – spiega Giorgio Lo Surdo, direttore di Agriturist – un osservatorio che registra e confronta tutti i dati, ufficiali e non, che riguardano il turismo, con particolare attenzione ad agriturismo e settori connessi, per contrastare l’uso propagandistico di statistiche e sondaggi, e comunque rilevare immediatamente forzature e incongruenze. Il fenomeno delle cifre esorbitanti, o interpretate a piacere, ha raggiunto da qualche anno dimensioni preoccupanti, e costituisce un ostacolo alla attivazione di politiche razionali per contrastare la grave crisi in corso”.
Tratto da AGI News On – 13 aprile 2011