Dai vincoli ai valori: come il Trentino fa crescere la società ospitale

C’è un concetto che non riesco ad abbandonare anche se lo abbiamo scritto parecchi anni fa. Ovvero la necessità per chi lavora nel turismo di trovare spazi d’azione che vadano oltre la ricerca del mercati e degli strumenti di marketing idonei per raggiungerli, e che arrivi a determinare nuove regole per intervenire sulle fondamenta del prodotto turistico: il territorio. Una lunga sfida al turismo che non si vince con frasi ad effetto su face book, ma con servizi reali di buon governo territoriale.

In altre parole non è pensabile, in una società matura, pianificare azioni di marketing rivolte ai prodotti turistici, senza tener conto delle azioni di marketing istituzionale verso i territori.
Il processo di crescita del turismo si deve fondare sul sistema ospitale di un luogo e comporta il riconoscimento di un insieme di valori (qualità della vita dei residenti risultati economici, immagine,) a fronte di un sistema di vincoli (norme, autoregolazione, certificazione) reso trasparente e condivisibile.

Dato per assodato il riferimento al sistema ospitale nel suo complesso, si vuol sottolineare da un lato l’importanza delle qualità al plurale e cioè dei vari componenti il sistema, dall’altro la pluralità dei significati della qualità, che devono estendersi da una concezione prevalentemente applicata alla capacità prestazionale (l’efficienza) verso una qualità che ricomprenda l’insieme delle esigenze del territorio e del mercato.
Il Trentino ne è un fulgido esempio.

Pochi giorni fa l’Assessore Mellarini (1) nel commentare i dati della stagione invernale ha sottolineato come l’inverno rappresenti “solo” il 40% del movimento turistico. “Il Trentino”, ribadisce Mellarini, “non è solo montagna e sci, perché l’offerta turistica ha fatto del territorio un elemento strategico per raggiungere un altissimo numero di turisti”.
Il territorio viene quindi messo al centro delle politiche di sviluppo turistico: e tutto ciò che viene messo al servizio del territorio aumenterà il numero di turisti. Implementare quindi i servizi che migliorano la vita dei trentini equivale a soddisfare meglio le esigenze dei turisti, in una accezione del turismo come motore di sviluppo economico ed anche sociale. Un strategia lungimirante, redditizia ed altamente responsabile.
Belle parole? Si, certo. Qualche esempio concreto? Si, due.

È apparso su uno dei giornali considerato tra i più innovativi (2) un articolo di oltre 4 pagine sull’impegno del Trentino nell’investire con decisione sulle reti, sia con infrastrutture pubbliche (la gestione di connessioni in fibra e hotspot wi-fi e hyperlan) sia con la sperimentazione di reti di start up private. Un progetto dove la Provincia ha fatto la sua parte e i privati hanno quasi raddoppiato la posta, per dare avvio ad un avventura imprenditoriale che sta per cambiare il paesaggio del wi-fi gratuito. Cosa centra con il marketing del turismo? Apparentemente nulla, ma come non capire che tratta di un grande vantaggio aggiunto reale per tutti quelli che si recano lì in vacanza. Una potenza comunicativa che supera i confini del tradizionale bacino di tristi appassionati di montagna per arrivare a giovani, che siano geek o no, sono sempre connessi (3).
Altro tema, altra leadership: le politiche familiari. Altro articolo che cita il Trentino (4) come miglior esempio in questo campo con un testo unificato “Legge sul benessere familiare…”. Contributi al genitore che sia astiene dal lavoro per dedicarsi ala cura del figlio, per le spese domestiche, fondo di garanzia per garantire l’accesso al credito delle famiglie, adozione da parte delle organizzazione pubbliche e private di modelli di gestione organizzativa attenti alla conciliazione tra lavoro e famiglia. E il turismo in tutto questo? A queste politiche fa da corollario un lavoro di certificazione dal nome “Family in Trentino” (5). Un disciplinare che valuta la capacità di un luogo (un comune intero ad esempio) o di un museo, di erogare servizi specifici per le famiglie con bambini, anche quelle che sono qui in vacanza (6).

Sentirsi trentino, anche solo per pochi giorni, diventa così anche molto cool, in altre parole un posto ambito, bello, efficiente, dove le persone, i valori, i servizi fanno da sfondo alle immagini da cartolina.

(1) ANSA – 5 maggio 2011. Si veda anche l’intervento dell’Assessore Mellarini alla Conferenza del Turismo Provinciale
(2) WIRED – maggio 2011
(3) Si veda al riguardo il Dossier “I giovani e la montagna. Nuove idee crescono”, SL&A-Trentino spa
(4) www.ingenere.it “Ri-pensare la famiglia il territorio”
(5) SL&A – Trentino spa, “Località a misura di famiglie con bambini”
(6) Si vedano anche le proposte di vacanza per le famiglie in Trentino, realizzate nell’ambito del progetto “A fior d’Acqua” e pubblicate su www.talentiitaliani.it

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