Anna Maria Catano giornalista, scrive per Gente Viaggi, Milano Finanza.
Massimiliano Vavassori direttore del Centro Studi e Ricerche del Touring Club Italiano
Che cosa ti ha spinto a lavorare nel turismo?
Anna Maria Catano: Sono giornalista, mi sono sempre occupata di economia. Dalla mia passione per i viaggi è nato un libro e poi successivamente tanti tanti articoli……..
Massimiliano Vavassori: Mi pareva ci fosse tanto da fare…e non mi sbagliavo. Forse avevo solo sottovalutato quanto!
Sei d’accordo con chi dice che lavorare nel turimo è una gran fortuna?
Anna Maria Catano: Sì e no. Come tutte le professioni dipende da cosa fai, quale ruolo ricopri dove sei, etc., etc.
Massimiliano Vavassori: Lavorare nel turismo è troppo generica come definizione per dare una risposta univoca: mediamente direi che ci sono destini peggiori
Quando ti vengo le idee migliori per il tuo lavoro?
Anna Maria Catano: Ai convegni sul turismo, dalle esperienze degli altri, davanti a un bicchiere di vino, da libri, giornali, blog sul turismo, parlando con le persone, quando sono in vacanza, da libri, giornali, blog che parlano di tutt’altro
Massimiliano Vavassori: Quando sono in vacanza, da libri, giornali, blog ,ecc, che parlano di tutt’altro
Che cosa consiglieresti ad un giovane che vuole lavorare nel turismo?
Anna Maria Catano: Di studiare molto e viaggiare ancora di più. Oggi c’è poco spazio per l’improvvisazione.
Massimiliano Vavassori: Di studiare all’estero
Qual è l’ultimo libro che hai letto
Anna Maria Catano: Per lavoro: Leader dentro, un libro sulla leadership
Per piacere L’ eleganza del riccio, un bestseller che mi è stato regalato da una cara amica
Massimiliano Vavassori: Panchine, di Beppe Sebaste
La tua ultima microvacanza?
Anna Maria Catano: A Londra per lavoro, in montagna, in Engadina, con i miei figli
Massimiliano Vavassori: A Bardino Nuovo (SV), il “mio posto”, con la mia meravigliosa compagna e con il mio meraviglioso figlio
Ma lavorare nel turismo secondo te serve a qualcosa che migliori il mondo?
Anna Maria Catano: Certo. Anche solo per il fatto che si incontrano persone diverse. Il confronto aiuta ad aprire la mente, a conoscere realtà, culture, popoli. A maggior ragione quando si fa una valigia e si parte. La conoscenza dell’altro è la base migliore per migliorare se stessi e il mondo circostante
Massimiliano Vavassori: Serve nella misura in cui rende migliore l’ambiente, fa scoprire l’arte e la cultura come patrimonio condiviso, dà dignità a chi ci lavora, fa vedere che l’Altro da sé è una ricchezza e non una minaccia. Altrimenti è la peggiore delle catastrofi.