Airbnb, nata come un’idea tra due coinquilini californiani con tre materassini gonfiabili, oggi è un colosso globale dell’ospitalità. Secondo Le Monde, in Francia, avrebbe trovato il suo vero Eldorado: un paese turistico per eccellenza, forse il più desiderato a livello globale, con tante seconde case, regole fiscali favorevoli e una cultura dell’accoglienza già consolidata. Per anni, i Francesi si sono vantati di saper gestire il turismo meglio di chiunque altro e di essere i “maestri dell’accoglienza”, ma la piattaforma americana li ha in una certa misura esautorati. Airbnb non si accontenta di vendere case: ora propone anche il tour in 2CV (la mitologica Due Cavalli), la manicure o la lezione di bocce. Dietro la facciata cool del turismo “autentico”, c’è una macchina che fattura miliardi e spinge il governo francese a correre tardivamente ai ripari, introducendo nuove regole e tasse aggiuntive. La Francia, da altezzosa vetrina del turismo europeo, è ormai diventata uno dei mercati che fa fatturare la Silicon Valley.




