LUSSO BIFRONTE: BENI IN CALO, VIAGGI SUGLI SCUDI

Per The Economist, stiamo vivendo una divisione nel settore del lusso. L’incertezza economica ha portato le persone a spendere meno per articoli di lusso, come scarpe con i tacchi alti e borse. La società di consulenza Bain stima che quest’anno le vendite di beni di lusso personali diminuiranno del 2-5%. Tuttavia, i benestanti continuano a spendere per viaggi di lusso: hotel eleganti, biglietti aerei in prima classe ed esperienze irripetibili. Secondo McKinsey la spesa globale per l’ospitalità di lusso supererà i 390 miliardi di dollari nel 2028, rispetto ai 239 miliardi di dollari del 2023. Anche all’interno del gruppo Accor, proprietario anche della catena di lusso Sofitel, si punta ad aumentare la quota di cash flow proveniente dal segmento di lusso dall’attuale 35% circa al 50% nel 2030. Al di là di immobili di prestigio ed arredi di design, la differenza la fa il personale, addestrato a far sentire gli ospiti “speciali”. In un momento in cui molti si chiedono cosa sia esattamente il “lusso”, e si diffonde la paura sugli effetti occupazionali dell’AI, il tocco personale potrebbe essere la risposta.

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