Secondo il barometro dell’European Travel Commission, se noi Europei viaggiamo sempre di più verso mete “esotiche”, lo stesso non si potrebbe dire per gli altri, che in quota scelgono sempre meno il “Vecchio Continente” come destinazione, soprattutto per motivi economici. La maggior parte degli intervistati, infatti, percepisce l’Europa come una meta molto costosa (e non hanno tutti i torti), e questo rappresenterebbe il principale ostacolo. Rispetto allo stesso periodo del 2024, le intenzioni di viaggio verso l’Europa sarebbero passate dal 41% al 39%. I Paesi emissari di domanda dove si registrerebbe il calo maggiore sono il Giappone, con una diminuzione del 13%, seguito dagli Stati Uniti (-7%, e si capisce), dal Brasile (-6%) e dal Canada (-5%). Al contrario, la Cina è il Paese con l’aumento più significativo: il 72% degli intervistati cinesi prevede di venire in Europa, con un incremento del 10% rispetto all’anno scorso. A vederle dall’Italia, queste previsioni sembrano un po’ campate per aria, ma come al solito sarà il consuntivo, “La Storia”, a dare torto o ragione.




