CISL e Politecnico di Milano[1] hanno certificato il superamento per la prima volta dei pagamenti digitali su quelli in contanti, avvenuto in Italia nel 2024. Il volume dei pagamenti immateriali (online o con Pos) ha quindi scavalcato la carta-moneta, marcando un cambiamento notevole nelle abitudini di pagamento degli italiani, a partire dal post pandemia, per tutte le fasce d’età. 481 miliardi di euro la somma dei pagamenti digitali, pari al 43% del totale (il contante è fermo al 41%, il resto è relativo ad assegni e bonifici), con la crescita più marcata registrata dai pagamenti con smartphone e wearable (+53% sull’anno precedente). Meno perdite di tempo e meno errori in cassa, meno evasione e più sicurezza sono solo un risvolto, per quanto utile, della medaglia; il calo dell’occupazione nei servizi e la desertificazione dei piccoli centri sono il rovescio.
[1] Osservatorio Innovative payments 2025.




