Regenerative Travel sostiene che la convergenza di scienza, spiritualità, design e comunità sta ridefinendo il benessere nel settore dell’ospitalità, dall’esperienza individuale degli ospiti ai sistemi globali. Diverse le sollecitazioni interessanti: oltre che “non peggiorare le cose”, occorre migliorarle attivamente. Le generazioni più giovani comprendono che stanno ereditando un pianeta in crisi, e la cui rigenerazione non è facoltativa, è una nostra responsabilità collettiva; il cambiamento nel concetto di benessere avvenuto negli ultimi anni si chiama responsabilità. La medicina della longevità riguarda lo stile di vita, la mentalità e l’autoformazione continua. Il futuro del benessere renderà sempre più sfumata la linea di demarcazione tra pratiche mediche e stili di vita. L’esercizio fisico, il movimento e la salute muscolare sono le medicine più potenti; il legame emotivo è la nuova valuta, è il legame con se stessi, con la comunità e con il luogo che determina il benessere; colmare il divario tra scienza e spiritualità, anche perché la scienza “ufficiale” sta ora convalidando molte pratiche un tempo considerate “alternative”; la vera medicina non è l’isolamento ma la comunità, che è alla base del benessere; il benessere rigenerativo trasforma gli ospiti in custodi, e non deve per forza costare molto. Le persone vengono per lo spirito del luogo e il legame con la comunità. Sembra tutto già risaputo, eppure è rivoluzionario.




