Stuart Fowkes, sound artist inglese, ha lavorato per dieci anni all’ideazione e creazione della sound map “Cities and Memory”, un archivio digitale che raccoglie oltre 2 milioni di suoni. Una parte del progetto è dedicata alle sonorità dei siti patrimonio UNESCO (Sonic Heritage Project), una prospettiva originale sul patrimonio culturale del Mondo che ha coinvolto una rete di artisti nella registrazione dei suoni dei luoghi che visitano e nell’arricchimento con suoni nuovi, immaginati. Dal caos della Grand Central Station di New York ai canti tradizionali africani dei pescatori sul lago Turkana, le registrazioni sono fruibili gratuitamente online, anche con lo scopo di sensibilizzare sui rischi dell’inquinamento acustico. Già l’UNESCO ne ha riconosciuti alcuni come patrimonio immateriale dell’Umanità, adesso si tede ad allargare l’idea per preservare i paesaggi sonori, di fatto parte integrante dell’esperienza turistica dei luoghi.
