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Cresce l’e-commerce italiano, con un +16% sulle vendite realizzate, pari a 1.425 milioni di euro (6.505 stimati per fine anno). Questi i risultati della ricerca condotta dall’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm – School of Management del Politecnico di Milano, realizzata in occasione dell’e-Commerce Forum 2010. Lo studio, condotto su oltre 200 casi pratici, restituisce una fotografia del mercato italiano online ed analizza le principali evoluzioni strategiche nel primo trimestre 2010. Secondo i dati raccolti, i segmenti che fanno registrare un netto miglioramento sono l’abbigliamento (+51%), l’informatica di consumo (+23%), l’editoria (+19%), la musica (+19%) e le assicurazioni (+18%).

Tuttavia, nonostante i risultati positivi registrati per i primi mesi del 2010, l’eCommerce B2c nel 2009 ha chiuso a quota 5.637 milioni di euro ovvero il -2% rispetto al 2008. A dicembre dello stesso anno, però, già si evidenziava una crescita delle vendite di abbigliamento (+39%).

Dalla stessa ricerca è emerso anche un altro aspetto: si è ridotto il valore dello scontrino medio che è passato da 240 a 215 euro.
“Nel primo trimestre del 2010 – ha affermato Alessandro Perego, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio eCommerce B2c di Netcomm e School of Management del Politecnico di Milano – l’e-commerce B2c ha ripreso il percorso di crescita che si era temporaneamente arrestato nel 2009, facendo registrare un aumento del 16% rispetto al primo trimestre dello scorso anno. Se nel 2009 poco più del 60% delle aziende analizzate dichiarava di crescere, nel 2010 la quota di aziende in crescita sfiorerà il 90% e, di queste, il 35% dovrebbe essere in crescita di oltre il 30% e il 31% tra il 10 e il 30%. Ad oggi stimiamo un incremento, anche se in misura diversa, in quasi tutti i principali comparti merceologici sia nell’ambito dei servizi che dei prodotti. Cresceranno complessivamente sia lo scontrino medio (+6%) in virtù dell’incremento che si dovrebbe registrare per Assicurazioni e Turismo sia il numero di ordini (+13% su base annua) grazie al contributo di tutti i settori. Bene anche l’export che per il 2010 dovrebbe finalmente superare il miliardo di euro, grazie agli ottimi risultati di Abbigliamento e Turismo. Non dimentichiamo infine che l’eCommerce resta, anche a fine 2009, il più importante tra i mercati digitali consumer (intesi come tutti quei mercati rivolti al consumatore finale, basati su piattaforme digitali), seguito dal Gioco online (con oltre 3,6 miliardi di euro), il vero fenomeno “dirompente” degli ultimi due anni nel nostro Paese.”

“Lo scenario e-commerce che possiamo tracciare per il 2010, grazie alle stime del primo trimestre, è nuovamente positivo – ha commentato Roberto Liscia, Presidente di NETCOMM, Consorzio del Commercio Elettronico Italiano – e dopo la sostanziale tenuta del 2009 si tratta di un risultato che premia in primo luogo gli operatori del comparto. Se di fatto l’e-commerce in Italia ha raggiunto un valore di poco inferiore ai 6 miliardi di Euro, il valore del nostro rappresenta solo il 3% di quello europeo, ma il tasso di crescita atteso nei prossimi anni è superiore a quello degli USA e di molti altri Paesi. Inoltre, oggi l’82% delle transazioni commerciali è effettuato tra imprese o Enti pubblici, mentre il B2C rappresenta solo il 18% del totale. Tra il 2004 ed il 2009 in Europa – continua Liscia -la percentuale di individui che ha acquistato su internet per uso privato è passata dal 22% al 42%. E nei mercati maturi, come nel Nord Europa dove gli Internet user costituiscono oltre il 90% della popolazione, il 65% di questa acquista prodotti o servizi online. In Italia, seppur l’accesso ad Internet tra casa ed ufficio sia ampiamente diffuso, gli e-buyer rappresentano solo il 12% della popolazione. La ragione fondamentale della nostra impasse si colloca nell’annoso ritardo dello sviluppo della banda larga, dove l’Italia non tiene il passo della media europea (59%), con un tasso di diffusione nelle abitazioni pari al 39%.”

Fonte: www.assodigitale.it