EY VERSUS ISTAT?

La quarta edizione dell’Osservatorio EY Future Travel Behaviours, (5mila partecipanti di Italia, Francia, Germania, Regno Unito e Spagna) sostiene che aumenta la voglia di viaggiare: nove viaggiatori su dieci hanno in programma almeno una vacanza nel 2024, il 96% nel caso degli italiani. Sono dati completamente diversi rispetto a quelli ISTAT 2023, ben più pessimisti. C’è convergenza, però, sulla propensione a combinare vacanza e lavoro nello stesso viaggio: il 12% intende farlo nel 2024, il doppio rispetto al 2023, e il 44% è interessato a farlo in futuro. La quota è ancora più alta tra i Millennial (63%) e la Gen Z (71%). Sono cambiate le dinamiche con cui si lavora, e sempre più viaggiatori sfruttano questa maggiore flessibilità per poter viaggiare anche in momenti diversi da quelli tradizionalmente legati alle ferie. La Gen Z è più pronta ad aumentare i viaggi nel 2024 (28% contro il 17%) e a combinare lavoro e vacanza (71% contro 44%). Pianifica i viaggi ispirandosi sui social media (51% contro il 26%). Ha già utilizzato l’intelligenza artificiale per pianificare un viaggio ed è la fascia del campione più interessata a farlo in futuro (59% contro il 47%). Nonostante le limitazioni di budget, la Gen Z è una bussola che permette di capire come si orienteranno le tendenze in futuro, non solo nei viaggi, perché è in grado di adattarsi alle trasformazioni, integrando modelli di consumo e di comunicazione, oltre a influenzare le altre generazioni: ad esempio, è il cluster più interessato (23% contro 15% totale) a informazioni sulle opzioni più green e a garanzie sulla sostenibilità effettiva delle offerte di viaggio. Insomma, è la punta della freccia.

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