AL MARE “FAMOLO STRANO”

Secondo l’Osservatorio Jfc delle Destinazioni Balneari Italiane siamo di fronte a “nuove profilazioni di cluster di turisti”.

1. I “boomerang Kk” sono una tendenza che si riferisce ai giovani adulti di età compresa tra i 18 ed i 28 anni che hanno deciso in maniera unilaterale di trascorrere le prossime vacanze estive con i propri genitori, condizionando i medesimi nella scelta della località, della struttura ospitale, del periodo, etc. Sono quindi un po’ bambini di ritorno. La vacanza viene interamente pagata dai genitori.

2. Il cluster dei “ricercatori di affetti” sceglie di fare la vacanza balneare con i genitori come scelta consapevole e voluta, e si differenzia dai precedenti in quanto la decisione della destinazione di vacanza viene effettuata dai genitori stessi. Si tratta sempre di coppie (di età compresa tra i 35 ed i 45 anni) con figli, che utilizzano la vacanza al mare per creare ricordi a se stessi ed ai propri figli, come pure per trascorrere del tempo di qualità con i genitori/nonni.

3. I “single” che quest’estate partiranno da soli, ma che non hanno alcuna intenzione di trascorrere la vacanza balneare da single. La loro scelta è precisa libertà completa nella scelta del luogo di vacanza, ma ricerca di una destinazione dove poter conoscere altre persone, fare amicizia ed attività di gruppo. Si tratta di giovani adulti 24/36 anni.

4. Il cluster dei “bike addicted” va in vacanza, ma dedicando almeno una giornata ad una passeggiata in bici, uscendo dal contesto tipico balneare per scoprire le aree interne, i suoi profumi ed i suoi sapori. In bici elettrica, anche perché questo cluster è composto da famiglie multigenerazionali.

5. Ci sono poi gli italiani che si muovono “verso un evento”: musica e sport. Permanenza media sul luogo dell’evento modesta (2,1 notti), ma la frequenza di viaggio è decisamente elevata (4,3).

6. I “nostalgici”, scelgono in base alla vicinanza con i luoghi della loro gioventù o che hanno dato i natali ai propri genitori. Trasferitisi altrove per motivi di lavoro, decidono di passare le loro vacanze al mare combinando momenti di relax con visite ai parenti o amici che non incontrano da anni. La loro permanenza in loco è sempre molto lunga.

7. Ci sono poi i “random” che non hanno selezionato né la destinazione né la data esatta della loro vacanza balneare, essendo fluttuanti su tutto, tranne sulla loro disponibilità economica (limitata).

8. Infine i “disconnessi”, che amano partire senza meta, senza obblighi, senza prenotazione. Decidono per una vacanza spontanea con la precisa, primaria finalità di rompere le loro catene digitali. Peccato non avere il “peso” dei cluster, sarebbe da farci un pensierino di marketing operativo!

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