VACANZE DI NATALE (QUASI) NELLA NORMA

Il monitoraggio periodico realizzato dal CST per Assoturismo, su un campione di 1.279 imprenditori delle ricettività mostra un mercato composto per il 59% da connazionali e per il restante 41% da turisti stranieri; questi ultimi stimati in crescita del +2,7% con oltre 6,5 milioni di presenze. In flessione del -1%, invece, il flusso degli italiani, e le presenze stimate si attesterebbero a più di 9,6 milioni. Città, borghi e centri d’arte appaiono come “attrattori” assoluti delle vacanze natalizie: le stime riportano un aumento del +3,9% per complessive 6,4 milioni di presenze (quasi 40% del totale), con una domanda straniera in crescita del +5,2%. Qui la quota estera raggiunge il 49,2% del totale: sostanzialmente uno straniero su due che sceglie l’Italia per le vacanze di Natale viaggia nelle città d’arte. Buoni risultati attesi anche per montagna (+0,1%) e laghi (-0,5%), dove le presenze si attesteranno sui livelli dello scorso anno. Per le località rurali e di collina, marine e del termale si stima un calo rispettivamente del -1,9%, -5,7% e -6,4%. Dall’indagine emerge inoltre un andamento non uniforme tra le diverse aree del Paese. Indicazioni positive sono giunte dalle imprese del centro (+1,5%) e del nord est (+1%). I numeri sono però negativi per sud e isole (-3,1%). Insomma non va proprio tutto bene come vorremmo, e certo non per tutti.

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