UN 2023 CON OMBRE E LUCI (GREEN) PER LE IMPRESE

Secondo Nomisma – UniCredit l’operatività del settore ha risentito in primis dell’aumento dei costi energetici (37%) e della crescita generalizzata dei prezzi causata dall’inflazione (15%). Inoltre, per 4 strutture su 10 la complessità riscontrata nell’ultimo anno è dipesa anche dall’aumento dei tassi di interesse e dalla contrazione della domanda interna. Gli investimenti e le strategie nel biennio 2023-24 vanno, piuttosto, nella direzione di aumentare la propria attrattività e rispondere alle nuove richieste del mercato. In questo contesto, la sostenibilità ambientale è diventata un driver strategico fondamentale per quasi 8 operatori turistici su 10.  Questa nuova consapevolezza ha spinto le strutture ad adottare politiche e soluzioni sostenibili, riducendo l’impatto ambientale e incontrando la crescente domanda di turismo sostenibile. Molti operatori hanno già intrapreso iniziative in questa direzione: il 72% degli intervistati ha fatto investimenti per la raccolta differenziata, la depurazione dell’acqua, la riduzione dei rifiuti e delle sostanze inquinanti, il 70% si è attivato per ridurre gli sprechi alimentari, il 66% ha adottato azioni di risparmio idrico e (nel 51% dei casi) energetico. Rilevanti anche gli aspetti inerenti il personale: il 14% delle strutture ha riscontrato difficoltà a trovare risorse da assumere, +6% rispetto a quanto dichiarato nell’ottobre 2022. E migliorare le condizioni rinnovando i contratti di lavoro, no?

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