Giovedì e venerdì scorsi si è svolta la BTO borsa turismo on line, a Firenze alla stazione Leopolda (lo scrivo perché è proprio un nome evocativo, come la Bepona del mio paese, l’Azdora della Romagna, ma anche la Frisona).
Noi c’eravamo. Perché devo dire che eravamo proprio curiosi di vedere cosa succedeva. Io avevo un po’ timore che fosse un posto di persone molto molto giovani, e di sentirmi in un certo senso un po’ fuori luogo. Siccome da un po’ leggo Wired, mi immaginavo un sacco di nerd e di geek. Invece, per fortuna c’erano tante persone che avevano la mia età (cioè una non nativa digitale), ed anche di più e poi ovviamente un sacco di ragazze e ragazzi. Ecco, forse la prima cosa che ho notato è che finalmente ero in un luogo in cui la presenza di donne era consistente. E già questo è un dato turistico, socio-turistico, che porta a conoscenza di molti il fatto che nel turismo (professionalmente parlando) le donne sono la maggioranza (58% in media, 77% nell’intermediazione!). La Leopolda è un posto molto grande, alto e vuoto, bello e molto caldo. Il calore secondo me è dato dal fatto che tutti lì hanno un almeno un pc in mano, moltissimi un IPAD nell’altra mano oppure un telefono (che pochi usano per parlare) su cui muovono velocemente le dita rimaste libere, e contemporaneamente: ascoltano chi parla ai seminari, twittano, conversano con persone vere, postano le cose che più sono interessanti e compiono altre azioni, non tutte decifrabili.
Un lavorio continuo che produce quindi molto calore e sudore (alla faccia dell’immaterialità).
Alla Leopolda, a mio modo di vedere, c’erano due gruppi ben distinti di persone: chi fa turismo (cioè chi lavora con mattoni e calcina) e chi comunica il turismo (sa come parlarne e farne parlare). E, mentre i primi sono attratti dai secondi, il contrario non vale. Di BTO mi è piaciuto tutto e soprattutto le persone. Di cui adesso parlerò per dare un senso del “pubblico di BTO”. Il mio premio, tutto personale, va a Riccardo Luna. Perché amo il pensiero laterale e lui ce l’ha.
Appena arrivata ho incontrato il mio collega Diego Albanese, che è anche il responsabile del nostra vetrina on line di viaggi. Sprizzava energia da tutti i pori (mai visto così in azienda) e cercava di razionalizzare il fatto che la nostra vetrina on line di viaggi (Talenti Italiani i viaggi nell’Italia migliore) non è una OLTA (per fortuna), non è una web agency (?), non è un portale. Il nostro breve incontro si è concluso con il fatto che non sappiamo ancora come si possa definire ma l’importante è che ci sia.
Poi abbiamo incontrato il grande Mangiafuoco, alias Robert Piattelli, colui che tira le fila di tutta sta fantastica operazione, che ci ha subito messo la lavoro facendoci incontrare i relatori che erano poi con noi al seminario del giorno dopo: la brava Dirigente del Turismo regionale umbro Antonella Tiranti e l’acuto Dirigente de Turismo della Toscana Bongini.
Ho incontrato poi una mia ex collega Marzia Keller, una giovane ragazza molto preparata e capace, che mi ha parlato di un bell’evento che si svolgerà in Umbria dedicato ai travel blogger internazionali.
La mattina dopo appena entrata ho visto Mirko Lalli, l’ho salutato subito perché è di mente così veloce che non l’avrei più beccato in tutto il giorno.
Ho parlato con Elena di Raco, che ha lavorato tanto tempo con noi di SL&A turismo e territorio e che è la Direttrice ricerche dell’Istituto Ricerche Turistiche (Isnart) ed era lì per fare una track con Expedia. Ho conversato un pochino con Degoli e Farabegoli perché, dato che noi vendiamo micro vacanze, mi sentivo sorella di chi ha un blog di minimarketimg.
Ho parlato con un nostro cliente che propone vacanze in Italia offrendo una selezione charmant di case discutendo con lui della crescita della concorrenza di quei siti online che fanno lo stesso suo mestiere.
A pranzo ho mangiato la finocchiona.
Ho provato ad intercettare la Milano Roberta, visto che siamo colleghe nel comitato scientifico di BTO (noi solo da quest’anno) ma non c’è stato verso, troppo richiesta.
Ho salutato Ceci, che una volta era un nostro cliente, quando era direttore dell’APT dell’Emilia Romagna e ora è imprenditore.
Ho parlato a lungo con Tapinassi (APT di Grosseto) perché lo abbiamo inviato ad essere un relatore alla conferenza provinciale del turismo di Cagliari per parlare (anche) del suo interessante lavoro “Maremma brand index”.
Siamo incappati in Ermanno Bonomi, un uomo che conosce il turismo come le sue tasche ed il BTO da quando è nato, ed abbiamo condiviso che sarebbe pericoloso pensare che il web sia l’unico mezzo attuale per comunicare il turismo, ma che rappresenta certamente uno dei canali più stimolanti per comunicare le emozioni dei luoghi, che sono insieme push e pull factor di ogni prodotto turistico. Certo in una strategia multicanale, per quei luoghi che una strategia ce l’hanno, non può mancare la ricchezza di ciò che si può fare sul e con il web.
Infine ho cercato di utilizzare il mio nuovissimo IPAD, che però era completamente scarico, perché in albergo non si poteva caricare e lì alla Leopolda non c’erano le prese.
E così non ho scritto nemmeno un tweet, niente su facebook, neanche una foto a Stefano Landi nel suo intervento al tavolo della “governance in tempo di crisi”.
Ma mi è piaciuto tanto lo stesso.
Mando un forte abbraccio e un grazie di cuore a Robert Piattelli.
Michela