È corretto iniziare ad indagare quali potenzialità siamo in grado di concretizzare da qui al 2015, anno d’inizio dell’EXPO. Ne ha parlato anche il DG ENIT Babbi.
E partirei da uno dei nostri concorrenti: la Svizzera. Qui, come da noi, sono decisamente cresciuti i turisti provenienti dai paesi BRIC.
Nei primi sei mesi del 2012 i Cinesi nel solo Ticino sono stati 7000, si fermano un giorno ma comprano tantissimo, sino a 350 franchi di media a turista al giorno (più degli indiani che ne spendono 300). Per un cinese però le destinazioni svizzere non significano quasi nulla ed è alla ricerca di luoghi simbolo come “Cervino” (dice il Direttore di Ticino Turismo sognando di essere in Valle d’Aosta).
Ma la Svizzera è conosciuta più per essere una delle destinazioni più note ai turisti indiani, grazie ai film . La Svizzera è una location perfetta ed “esotica” e prati in fiore e vette innevate sugli schermi degli indiani ne hanno fatto una luogo bello e desiderato. Molti Indiani programmano qui i loro viaggi di nozze (Kuoni ha organizzato un viaggio “Enchanted Journey” che offre anche la possibilità di riguardarsi le scene più belle del film mentre stanno viaggiando in pullman da un luogo all’altro. E così gli Indiani (132.000 arrivi e 327.000 presenze, ma sono di più perché spesso le “grandi” famiglie indiane utilizzano appartamenti privati) conoscono Interlaken, in cima alla Jungfrau possono mangiare indiano, ad Engelbeg ci sono alberghi con cuochi e camerieri indiani.
La Svizzera, che è attiva, ha dimostrato anche un forte interesse per l’EXPO 2015, vendendo la Svizzera a chi, per l’occasione verrà in… Italia.
Sembra che Svizzera Turismo (l’ente federale che cura la promozione turistica del paese) e Swiss Air (gruppo Lufthansa) stiano lavorando insieme per proporre pacchetti con hub Zurigo, pernottamenti nel Ticino, gite in trenino sulle montagne e poi trasferimenti ferroviari per Milano, e se si vuole anche tour nelle città d’arte.
Comunque, secondo i grandi operatori internazionali l’Italia è e rimane, tra i Paesi Europei, in cima alle preferenze di Brasiliani, Cinesi e Indiani. Ma le considerazioni svolte sui paesi BRIC e sui loro tassi crescita devono tener conto anche dell’attuale punto di partenza, dei numeri di oggi (il 2015 è già qui) oltre che delle prospettive di domani.
Oggi i Russi che viaggiano all’estero sono 24milioni, i Cinesi “solo” 18, gli Indiani sono sette milioni e 5milioni sono i Brasiliani. E è anche giusto ricordare che gli europei fanno 345milioni di viaggi all’estero, gli abitanti dei Paesi BRIC ne fanno 6 volte meno (54milioni). E quelli che si dirigono in Italia sono molto meno.
Considerando che siamo a gennaio 2013, i tempi sono davvero stretti. Pensate che con un nostro cliente stiamo lavorando già da un anno alla costruzione di una offerta turistica “nuova di pacca” che verrà lanciata tra
il 2014 ed il 2015. Sì perché le idee per correre non solo devono essere pensate ma devono essere condivise, comunicate, sperimentate con test pilota. Le imprese devono essere coinvolte, le Amministrazioni locali devono poterlo mettere nei loro budget, le Amministrazioni centrali devono saperlo in anticipo, le comunità dei residenti dovranno esserne informate per poter creare un’eco credibile.
Ma non è mai tardi per nuove idee. E la Svizzera in fondo è più brutta dell’Italia. O no?