Le donne decisori negli acquisti e motore per lo sviluppo. E nel turismo? Determinanti! Almeno secondo l’APT di Massa Carrara

Chi dice donna, dice decisore. L’altra metà del cielo vale più della metà della spesa. L’affermazione della womenomics passa attraverso la capacità di influenzare i consumi, che qualcuno ha autorevolmente definito come la nuova e moderna forma di democrazia (“si vota coi portafogli”, diceva Giampaolo Fabris).

NELL’AGRO – ALIMENTARE QUASI UN FATTO SCONTATO
Vedere una donna che fa la spesa non stupisce nessuno: quanto più prossimi siamo alla società agropastorale, quanto più la “funzione” alimentare rimane saldamente affidata alle mani femminili. Ma questo è solo un punto di partenza. Con il “progredire” dell’economia post-industriale e terziaria, non è che il ruolo maschile aumenti, anzi. È il consumo alimentare che perde posizioni rispetto agli altri, ma non cambia la funzione-chiave della decisione, e soprattutto non passa di mano. Secondo il Censis, in Italia siamo “ancora” al 61% di scelta femminile, sul dove e sul cosa comprare.

DONNE AL COMANDO DELLA SPESA
Le scelte di acquisto per la salute e la cura del corpo sono il secondo grande settore di prevalenza delle decisioni femminili, e in questo arrivano a sfiorare l’80 % degli acquisti. È un dato medio mondiale, sulla base di 120 mila interviste in 22 Paesi. E sarà il caso di ricordarsene quando si parla appunto di alimentazione, di benessere, di termalismo (oltre che ovviamente di cosmesi).

DONNA = RICCHEZZA
Comunque la graduatoria della femminilità delle scelte economiche somiglia da vicino a quella del reddito procapite: in testa USA (73%) e Finlandia (71%), poi tutta l’Europa con in coda Italia (59%) e Spagna; infine, sotto la maggioranza, Cina, Turchia, India (43%).

NEL TURISMO UN CONSOLIDATO STORICO
Non ci sono analoghe statistiche per quanto riguarda il turismo, ma già 15 anni or sono Nielsen rilevava una dinamica squilibrata a favore delle scelte femminili di vacanza (50% del totale) contro solo il 40% di quelle maschili. Una polarizzazione sulle donne che sembra essere ulteriormente cresciuta. Secondo l’Indagine ISCOM 2009 nel caso delle famiglie con prole la scelta è esclusivamente femminile per il 31% (e cresce se i figli sono piccoli), solo dei padri nel 15%.

DONNE E ECONOMIA
Nell’ultimo rapporto della Fondazione Bellisario potranno essere proprio le donne il motore per lo sviluppo e la competitività delle aziende. Più donne nelle posizioni chiave delle aziende può favorire l’innovazione, la crescita e la prosperità. Perché? Sono più aperte all’innovazione e al cambiamento, hanno un’etica sul lavoro molto più alta degli uomini, sanno gestire meglio i team e le persone, e ascoltano. Tutti elementi indispensabili per gestire soprattutto i momenti difficili di riorganizzazione, di crisi. A queste capacità si aggiunge un fattore strategico determinante per lo sviluppo e la continuità aziendale: alle donne viene attribuita una capacità doppia rispetto agli uomini di riconoscere ed attrarre nuovi talenti.

DONNE E TURISMO
Ed infine, si sa, le donne sono determinanti per l’immagine aziendale. Lo dice lo stesso rapporto della Fondazione Bellisario, lo mostra Toscani nella sua ultima e diffusissima pubblicità con corpi di uomini (prevalentemente donne) e teste di animali, e così la pensa anche l’APT di Massa-Carrara e il Presidente degli albergatori.
Il Direttore spiega su “Il Tirreno” che l’immagine serviva per raccontare che a “primavera sulla Riviera Apuana è possibile camminare sulla spiaggia a piedi nudi”…sarà!? Questa immagine, aggiunge poi, era dedicata a reclamizzare pacchetti turistici. Non viene specificato quale tipo di pacchetti ma sono ben delineati i mercati: Emilia Romagna, Lombardia e Piemonte….ne saranno compiaciuti?? si offenderanno??
Comunque questa pubblicità ha generato un commento da parte dell’Assessore regionale del turismo (cioè quello che dà i soldi alle APT), ovvero la mancanza di idee, commento sul quale non si può che essere d’accordo. Tralasciamo tutto il resto che è solo gossip interno. Ma ricordiamo il dato sopra esposto: sono prevalentemente le donne a decidere i consumi, anche delle vacanze famigliari.
E un direttore di APT dovrebbe saperlo…si candida come prossimo Direttore l’autore dello spot in versione parodistica al maschile.

DONNE E INFORMAZIONE
Ma consoliamoci con una vignetta che ha disegnato il francese Tignous (collaboratore di settimanali satirici francesi)
Una sintesi del futuro economico, turistico, femminile, di libertà di parola.

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