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Avevamo già informato che a maggio la Trentino spa aveva presentato il Dossier “La montagna Giovane, nuove idee crescono” e nell’articolo in allegato se ne parla in maniera originale.
Ai ragazzi piace sempre di più. In tutte le sue versioni: ecologica, super attiva, ma anche notturna e festaiola.

Il maso no, non l’avevamo considerato. Invece fra le tante sorprese evidenziate dalla ricerca sui giovani e la montagna realizzata dalla SL&A per Trentino Spa, emerge proprio questo: in estate la malga di alta montagna è una delle mete vacanziere preferite per i ragazzi dai 18 ai 34. Lavorare duro, fare anche formaggi su e giù per pascoli e alpeggi dove l’aria è incontaminata e il cielo è più blu.

Sul sito Amamont, l’associazione italo-svizzera degli amici degli alpeggi, le richieste arrivano a pioggia. La disponibilità ovviamente è limitata, serve inviare un curriculum e incrociare le dita. Stesso successo la vacanza in baita: tutto esaurito, in estate come a Capodanno. La ricerca evidenzia che, specie in montagna, la vacanza per i giovani (categoria “multitasking”: computer, chat, telecomandi e telefonini) è quella che riflette meglio valori e modelli di comportamento condivisi: come la ricerca di un ambiente integro, spazio ideale per vacanze attive. Non tutti infatti associano la montagna con la vita in malga. Le alternative? Alpinismo, mountain bike, trekking, downhill, volo libero, windsurf sui laghi (Garda). E spazi dove la “tribù” può condividere eventi di tipo culturale: festival, teatro, musica, arte.

Il Trentino, con il simbolo delle sue Dolomiti (“Sono pietre o sono nuvole? Sono vere oppure è un sogno”, stando alla descrizione di Dino Buzzati) ne è impareggiabile laboratorio all’aria aperta. È il caso de “I Suoni delle Dolomiti”, festival che dal 1995 nel suo palcoscenico di rocce, boschi e panorami offre esperienze uniche a chi ama musica e montagna e ha buone gambe. Come testimonia “il Signor Mario, Bach e i settanta”, delizioso racconto di Davide Longo pubblicato da Keller (pp.63, 10 euro) che rievoca attraverso gli occhi di un bambino, le incredibili sensazioni provate l’estate scorsa dai 70 fortunati che hanno seguito il trekking musicale di Mario Brunello e Cesare Maestri nelle Dolomiti del Brenta.

La ricerca parla di “tardo giovani” (25-34) sempre più disponibili a lasciarsi istruire, da un “sapere esperto” però, sul paesaggio di montagna, parchi naturali, biodiversità, eco-prodotti. Tendenza confermata dal boom di richieste di guide alpine. Il dossier SL&A evidenzia che la domanda “cosa cercano/trovano i giovani in montagna” trova risposta in un’offerta sempre più diversificata per età. E stagioni: in inverno la domanda dei 18-24enni demolisce lo stereotipo ambientalista chiedendo vita notturna e snowpark con musica a palla oltre allo sci di discesa (due su tre) e di fondo (uno su tre).