Seleziona una pagina

1. Un buon bicchiere

L’emergenza è doppia: un miliardo di persone non ha accesso all’acqua e chi ce l’ha, Italia compresa, vuole privatizzarlo. Nel 2009 iniziative come quella americana del Tap Project saranno sempre più in voga: per una settimana tutti i ristoranti e i club fanno pagare 1 $ un bicchiere d’acqua del rubinetto. L’obiettivo? Con un dollaro si dà acqua pulita per 40 giorni a una persona nel Sud del mondo.

2. Lily, la rossa

Gli inglesi la chiamano “la rossa”. È lei Lily Cole, la supermodel che incarna la bellezza del futuro. Lo hanno deciso i giornalisti di moda riuniti per il premio delle donne under 30 più cool del momento. Lily studia e vive a Cambridge, ha recitato con Marilyn Manson e… ultimamente è molto amica di Jude Law.

3. Artisti… da casa

Sarà il proibizionismo che vieta ai locali di dare alcolici dopo le 2 di notte. Sarà la crisi, che ha tagliato i portafogli. Ma la musica in casa fa tendenza in questo 2009. Siamo a Milano, zona Tortona. Sono le 19 a casa di Marina Pierri, content manager del sito vitaminic.it. Suona il citofono e chi ti appare? Frida Hyvonen, una delle più acclamate cantautrici in circolazione, che si esibisce in casa per pochi intimi. Tutto home made: la tastiera ce la mette Marco Alba degli Emily Plays, perché c’è anche il gruppo spalla. E la star suona seduta sul divano, per poi finire, magari, on line. Come sul sito di Pronti al Peggio, ideato da Andrea Girolami, dove i nuovi artisti si mettono a nudo con semplicità. Stessa cosa accade in SalottoLive: un artista, una casa, gli invitati. Ma stavolta a pagamento: «Dai 20 ai 30 euro, sappiamo che c’è la crisi», dice Paola Iafelice, tra gli ideatori del format, «Ci chiama gente che vuole ospitare un concerto. Noi facciamo il sopralluogo e scegliamo l’artista». Alessandro Trevisani

4. L’arte del baratto

E-bay non basta più. Per fronteggiare la crisi e non buttare via niente c’è rimasto soltanto il baratto. Anche quello on line. Uno dei siti più seri è www.zerorelativo.it. Con obbligo di registrazione.

5. Do-it-yourself

La filosofia del do-it-yourself non è più una questione circoscritta al movimento punk. Oggi basta sostituire i bottoni di una giacca vecchia o costruire una libreria con i pallet avanzati in magazzino per essere invidiati da tutti.

6. E io mi riciclo la console

Il trend lanciato dal Watt Clubdi Rotterdam in cui l’energia prodotta sulla pista da ballo si trasforma in elettricità, si espande a macchia d’olio. A New York il Greenhouse è il primo locale ecosostenibile costruito interamente con materiali riciclati o riciclabili, console del dj compresa.

7. Voglia di Eighties

L’ascesa degli anni ’80 continua e passa dalla moda alla musica, ai club dove torna Boy George e nascono nuove icone come l’italo americana Lady Gaga, nome d’arte per Stefania Gabriella Germanotta, 22enne autrice di Britney Spears e del tormentone Just Dance. A tutto Eighties.

8. Muoviti, muoviti

C’è chi opta per le microvacanze a chilometro zero (un week end vicino casa) chi cerca una casa di appoggio, anche all’estero, per risparmiare su tutti i servizi alberghieri. Questa tendenza è in aumento a tutte le età, anche nell’ottica di uno scambio reciproco di casa. Non tutti i siti on line sono sempre attendibili. www.homelink.it è tra i più seri e organizzati e muove 250mila persone ogni anno.

9. Chi cerca trova

Può sembrare un’ovvietà, ma la Rete sta cambiando fisionomia e potrebbe addirittura contribuire a risolvere la crisi economica. Come? Collegando chi offre lavoro con chi lo lo cerca, chi vende con chi compra (vedi DailyCandy)… e via così. È già capitato con singole iniziative di successo. Parola di Seth Godin, esperto di marketing, che sul suo blog sethgodin.typepad.com sentenzia: coraggio, ora o mai più.

10. Nicchia vincente

Il mensile Wallpaper ha coniato il termine monoculturaper declinare tutte quelle iniziative monografiche che attecchiscono contro ogni previsione. Nell’editoria (è il caso del semestrale Apartamento) come nello shopping (vedi il negozio Printed Bags di Stoccolma). La parola d’ordine del 2009? Essere di nicchia.

11. L’ora X

Il nostro pianeta boccheggia e noi… anche. Per questo ogni iniziativa che riporti l’attenzione sugli stili di vita sostenibili non è più una battaglia ambientalista di pochi, ma un’occasione d’incontro e di festa per milioni di persone. Il prossimo appuntamento mondiale è il 28 marzo alle ore 20,30 per la seconda Earth Hour, l’ora “x” in cui oltre 50 milioni di persone spegneranno la luce per frenare il riscaldamento globale.

12. Senza tabù

Vladimir Luxuria ha rotto il tabù sui transgender, lo scrittore spagnolo Tristan Garcia racconta la sua storia nell’ambiente omosessuale anni ’80 e ’90 in un romanzo (La meilleure part des homme) ed è subito successo, tutto quello che è “queer” (insolito), nel 2008 ha conquistato il grande pubblico. E nel 2009? È arrivato Milk, il film di Gus Van Sant su Harvey Bernard Milk, il celebre attivista omosessuale degli anni ’70.

13. Febbre da telefilm

Chi non segue una serie televisiva americana è uno sfigato. Questo è il frutto di anni di fanclub legati a E.R., Dr. House e Lost. Oggi, negli Stati Uniti, chi non vede Mad men, la serie che racconta gli anni ’60 visti dal mondo spietato dei pubblicitari, è tagliato fuori dalla maggior parte delle conversazioni. Brutto segno? C’è chi sostiene sia un tentativo di socializzare anche al di fuori della rete come in una community reale.

14. Nastro di partenza

Dopo il vinile (piuttosto in crisi in tempi di risparmio coatto) è ora “tape-mania”. Vi ricordate le cassette audio smiagolanti? Sono diventate roba da collezionisti. Su e-bay c’è chi è disposto a pagare decine di euro per un nastro vergine d’epoca e per i feticisti c’è un sito dove ammirare i vari modelli tapedeck.org come fossero quadri. I più giovani, poi, le usano per sperimentare nuovi mix sonori analogico-digitali. Chi l’avrebbe mai detto?

15. Facciamoci burla

Il fenomeno Burlesque si arricchisce di nuovi elementi. A Londra va forte la serata Smoking Cabinet che mescola il cabaret dadaista con il cinema d’epoca, i cartoni animati e gli artisti circensi. Il tutto condito da musica charleston e swing. Un trend in ascesa tra gli over 30 che va ben oltre il successo di Dita Von Teese.

16. Tasso Zero

Per avere una delle tre ZeroGuide tascabili (Milano, Roma e Torino) pubblicate a gennaio dalle Edizioni Zero si farà di tutto. Sono gratuite, illustrate, hanno più di 200 pagine e, ciò che più conta, sono scritte dagli under 25 che vivono le proprie città fino all’osso, dalla biblioteca al club. Perfette per re-immaginare le proprie città. A partire dal basso.

17. Obama Style

Non significa che tutti indosseremo il completo come il neo presidente degli Stati Uniti. Di certo, però, il pantalone PT01, quello a sigaretta, prodotto dalla torinese Cover Manifattura, ha fatto breccia in molti cuori e le imitazioni (al maschile e al femminile) si sprecheranno.

18. È qui la festa

Dopo la biennale d’arte che ha riempito di creatività anche le zone più disastrate dall’uragano Katrina, è ora il turno del Carnevale (il 29 marzo è martedì grasso) e poi quello del Jazzfest (aprile e maggio), la città degli Stati Uniti più viva del momento è proprio New Orleans. Alla faccia di New York (e di Bush).

19. Creatività virale

All’ultimo Cannes Lions, il prestigioso festival internazionale della pubblicità, ha stravinto Youtube. Al punto che il Grand Prix che di solito spettava agli spot televisivi è andato al video del cioccolato Cadbury che mostra un gorilla ispirato nell’attesa di suonare l’assolo di batteria di On the air tonight (il celebre successo di Phil Collins). Un messaggio senza parole, esilarante eppure totalmente slegato dal prodotto. Totale dei visitatori unici a oggi: 3.293.000. Cosa significa? Lo abbiamo chiesto a Marco Cremona, presidente dell’Art director’s Club:«Significa che si deve puntare sempre di più sul passaparola di Internet, dando spazio alla creatività e tornando al concetto di intrattenere il pubblico tanto caro a Carosello». Largo allora ai creativi autentici e ai pionieri come David Droga, direttore dell’agenzia Droga 5, che per il cliente Ecko Unitd, designer di abbigliamento street style, ha inscenato un finto attacco all’Air Force One da parte di un writer munito di bomboletta spray e di uno slogan semplicissimo: still free. Risultato: la notizia ha fatto il giro di tutti i telegiornali (CNN, ABC, NBC…) e ha raggiunto circa 114 milioni di persone. Più virale di così…

20. Vintage DOC

L’usato rigenerato cambia faccia. Invece di cercare il pezzo firmato e basta, venduto a prezzi esorbitanti da stilisti mancati, a Londra e New York si va a colpo sicuro nei charity shop di cui Oxfam è uno dei più conosciuti. Qui si trovano abiti e accessori unici, chic e donati dai vip, ma il ricavato va tutto in beneficenza.

Fonte: MAX

A cura di Manuela Florio