Su LaVoce Negri e Scaduto presentano i risultati di un primo, accattivante, esperimento: un’azione semplice come ordinare un piatto al ristorante può dire agli altri molto di noi, persino il partito per cui votiamo. Tramontate le grandi ideologie, lo stile di vita ha assunto un ruolo nel predire le preferenze politiche. In una indagine ad hoc il 56 % dei rispondenti ha affermato di potersi fare un’idea di cosa voti una persona solo guardando il suo piatto. Il menù base con le sue scelte “monotone” è associato al centrismo e al Partito democratico. Il menù vegano è associato al voto per Alleanza Verdi Sinistra. A all’essere di sinistra è associato anche il menù etnico, che però è avvicinato ancora al Pd. Il menù di carne è associato all’essere di centro-destra. Da Giorgio Gaber e Flavio Bucci in poi, la classificazione politica dei cibi si è arricchita ed articolata, ma in fondo non è cambiata di molto.