Al solito, della congiuntura turistica se ne ha una visione tardiva e parcellizzata, e i giudizi cambiano a seconda di chi li esprime. Secondo il Ministero del Turismo, a settembre l’Italia registra un tasso di saturazione delle strutture ricettive prenotabili tramite le piattaforme online del 38%. È tanto? È poco? Più della Francia (28%), meno della Spagna (42%) e della Grecia (46%). Il prezzo medio del soggiorno è di 133 € a notte, inferiore a quello degli altri Paesi europei considerati, nonostante un leggero aumento dell’1% rispetto all’anno precedente. Gli affitti a breve termine restano la soluzione più scelta attraverso le OTA (43%), e ciò significa che questo canale è piuttosto marginale negli altri casi di esercizi ricettivi come gli Hotel e i Villaggi-Campeggi, che invece marginali non sono di certo. Con la fine della stagione estiva le città d’arte tornano ad essere le mete più prenotate sulle piattaforme online (50%), seguite dalle località lacuali (47%) e termali (45%).