Secondo gli indicatori di Italian Hotel Monitor di Trademark Italia, i primi sette mesi dell’anno mostrano un risultato in sensibile crescita rispetto al 2022 per l’industria alberghiera italiana, sia in termini di occupazione camere (+9,6 punti) che di prezzo medio camera (+11,3%), con una tendenza positiva del movimento turistico business ed ancor più di quello leisure, sostenuto dal ritorno in massa dei clienti extraeuropei. I numeri pre-Covid del 2019 e in termini di occupazione camere sono stati raggiunti, e per quanto riguarda i prezzi medi camera sono stati ampiamente superati, con un aumento di oltre dieci punti percentuali sul 2019. I dati confermano un buon andamento in tutte le tipologie ricettive, con il settore luxury (5 stelle) in crescita rispetto al 2022 per occupazione (+17,3%) e redditività (+7,1 punti), il settore upscale (4 stelle) che cresce rispettivamente dell’11,3% e del 9,6%, e il midscale (3 stelle) in crescita di +6,5 punti di redditività. Como (74,8%), Firenze (74,4%), Napoli (74,1%) e Roma (73,9%) guidano la graduatoria di saturazione camere, seguite da Milano (72,9%) e Verona (72,0%). Per quanto riguarda il prezzo di vendita, al vertice del ranking si conferma Venezia, con un prezzo medio camera di 184,32 euro (+9,6% rispetto allo scorso anno), davanti a Firenze (176,44 euro, +13,3% sul 2022), Como (166,10 euro, +20,4% sul 2022), Roma (154,05 euro, +10,4% sul 2022) e Milano (149,80 euro, +14,1% sul 2022).
PARLIAMO ANCORA DI CITTA’, PIENE DI TURISTI E RICCHE DI FATTURATI
Ott 10, 2023
