Si guarda a New York e si pensa Venezia, Napoli, Firenze, Roma… I nostri Sindaci pensano ai residenti, agli studenti e alle coppie che non possono più permettersi di competere con le tariffe degli affitti temporanei ai turisti. Gli albergatori pensano ai clienti persi che magari potrebbero tornare sul mercato. Gli host temono che sia finita la pacchia, e con loro AirbBnB che comunque la sua abbondante fetta se la è servita e l’ha anche capitalizzata. Comunque sia, anche qui la stagione sta cambiando: a NY, per meno di un mese, si possono affittare solo camere in un appartamento abitato, e non più anche case sfitte. Un po’ come era stato previsto nella prima Legge italiana emanata dalla Regione Lazio in vista del Grande Giubileo del 2000, che ha dato poi la stura al fenomeno degli affitti brevi in tutta Italia. C’è una bozza di legge a firma Santanchè in discussione, con tensioni, spinte e trazioni da parte dei vari soggetti interessati: una vera e propria questione di regolamentazione del mercato, attualmente di competenza regionale, ma nella quale anche i Sindaci vogliono poter dire la loro, per tutelare i residenti e le Comunità. Il vero braccio di ferro sta qui: restare Città e Comunità, o rischiare di diventare qualcosa di altro, magari una specie di enorme albergo diffuso eterodiretto.
LA TRINCEA PER LE CASE, CONTRO LE CASE TURISTICHE
Set 22, 2023
