L’Osservatorio del Friuli Venezia Giulia è drastico ”Più della metà dei lavoratori del turismo sono precari. Hanno un’età che oscilla tra 15 e 34 anni, fanno i baristi, i camerieri, gli aiuto cuoco e le commesse nelle località balneari e montane: il 30 per cento ha accettato contratti a chiamata, il 23 per cento intermittenti. In un anno, lavorano circa 150 giorni e non guadagnano abbastanza per metter su famiglia o acquistare una casa”. Nonostante la crescita delle assunzioni a tempo indeterminato e delle trasformazioni (+28,5%), la quota delle assunzioni stabili è del 6,7%, rispetto al 12% del totale delle attività produttive regionali. I lavoratori con un’età tra 15-24 anni raggiungono il 38,3 %, mentre tra 25-34 anni si fermano al 23,6 %. I dati sfatano il mito che non si trovano giovani: Il loro peso sul totale delle assunzioni supera il 60 per cento. Tra contratto a tempo determinato e lavoro a chiamata le assunzioni superano il 70 %. Per molti giovani, quindi, si tratta di esperienze marginali, in attesa della fine degli studi e in cerca di professionalità più in linea con le proprie competenze e più stabili.
SE IL LAVORO NON RIDE
Lug 31, 2023
