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Emilio Sacerdoti su LaVoce traccia un quadro drammatico di due paesi che a torto qualcuno in Italia continua a ritenere nostri competitors nel turismo. Questi paesi sono in testa alle classifiche dei richiedenti asilo nel nostro Paese. L’Egitto continua ad avere un tasso di crescita della popolazione elevato e ha raggiunto i 100 milioni di abitanti. Il reddito medio in termini reali, secondo le indagini sulle famiglie, mostra una flessione del 9 per cento fra il 2012 e il 2018. Il tasso di occupazione è calato da un picco del 47 per cento nel 2008 al 39 per cento nel 2019, che è una delle più basse nel mondo. Il 63 per cento delle persone occupate lavora nel settore informale, senza contratti o copertura sociale. In Tunisia il tasso di crescita del Pil e del Pil pro-capite è rallentato dopo il 2010, con una forte flessione nel 2020 (9,4 per cento), che riflette l’interruzione dei flussi turistici. Con la grave crisi del 2020 la disoccupazione è salita al 17.4 per cento a fine anno. La mancanza di occupazione è particolarmente acuta per i giovani, il tasso di disoccupazione per i laureati universitari è salito dal 14,1 per cento nel 2005 al 27 per cento nel 2019 e si è aggravato con la crisi del 2020. La percentuale dei giovani che lavorano nel settore informale, senza protezione sociale, è passata dal 33 per cento nel 2013 al 42 per cento nel 2019.